Il mercato dei titoli indie segue altre regole rispetto a quello che la maggior parte dei giocatori conoscono. Un dedalo di gallerie per la maggior parte inesplorate ma dalle quali, ogni tanto e fortunatamente sempre più frequentemente, alcuni giochi riescono a brillare e a raggiungere la superficie. Molti altri però, seppur avendo ogni possibilità di ascendere fino al grande pubblico, semplicemente rimangono coperti dalla polvere, in attesa. Il gioco di cui voglio parlarvi oggi rientra proprio in questa categoria, indossate quindi il caschetto ed immergiamoci alla scoperta di Clustertruck.
Il titolo, dipsonibile per ogni piattaforma possiate immaginare, si presenta come un truckformer, ossia un platform con i camion. E già qui non comprendo come non sia riuscito ad esplodere ma andiamo avanti. Il primo impatto ad essere sinceri non è dei migliori, i menu sono piuttosto confusionari e qualcuno potrebbe addirittura azzardarsi a definirli scomodi, non avrebbe torto, ma è dopo aver iniziato la prima partita che inizia la magia.
Difatti, contro ogni aspettativa del giocatore, ci si trova proiettati nel deserto, in piedi sopra un camion che sfreccia verso l’orizzonte. Davanti a noi una mandria di veicoli tutti uguali, che viaggiano in direzione di una meta a noi sconosciuta. A questo punto il gioco ci rivela il nostro compito: saltare sopra i camion per raggiungere il traguardo, se tocchiamo terra o qualsiasi cosa non sia un camion, beh, siamo morti. Da qui in poi una serie di livelli, divisi in svariati mondi ci porterà ad affrontare sfide sempre più difficili. Percorreremo città steampunk, valli innevate e ovviamente montagne di laser, fino ad arrivare al tremendamente difficile e frustrante boss finale.
Graficamente il titolo si presenta in maniera molto pulita. Geometrie semplici e materiali piatti riescono a rendeere ogni frame estremamente chiaro, cosa più che necessaria in un titolo dai ritmi elevati come Clustertruck, lasciando inoltre spazio per una quantità di effetti visivi impressionante, che potrebbe tranquillamente competere con un film di Michael Bay. Non è presente alcun tipo di trama ma a far compagnia al giocatore durante le sue partite ci sono abilità speciali e una colonna sonora incredibilmente a tema. I primi vengono sbloccati attraverso la spesa di punti raccolti saltando da un camion all’altro e permettono di modificare le capacità di movimento del giocatore o addirittura l’intero impianto di gioco, per esempio facendo esplodere i veicoli se ci si staziona sopra troppo a lungo. La seconda invece è semplice ed incalzante. Ogni mondo di gioco ha una sua soundtrack dedicata, veloce e ritmata, che spinge il giocatore a voler rischiare sempre di più.
Non è tutto rose e fiori ovviamente, nessun gioco lo è. Come già detto prima i vari menu del titolo hanno qualche problemino e alcuni livelli sono meno ispirati di altri. In ogni caso abbiamo difronte a noi un titolo realizzato ottimamente, da persone evidentemente appassionate, che sa intrattenere ogni tipo di giocatore, soprattutto gli amanti dell’adrenalina.
Non ci troviamo davanti ad un titolo con una storia profonda e meccaniche stratificate. Clustertruck punta tutto sul gameplay nudo e crudo. L’0biettivo degli sviluppatori era creare un’esperienza al limite della follia che i giocatori non sapevano di volere ma che dopo aver provato non sarebbero più stati in grado di lasciare andare, e ci sono riusciti dannatamente bene.
In conclusione, Clustertruck è un titolo che si pone un obiettivo e lo porta a termine, fine. Non ha grandi pretese se non quella di far vivere al giocatore le ore più emozionati e fuori di testa che abbia mai sperimentato all’interno di un gioco. Tecnicamente e artisticamente non siamo di fronte ad un capolavoro ma è vero anche che non ha mai dato l’impressione di volverlo essere, tutta la realizzazione sembra avere l’unico scopo di permettere ai giocatori di leggere efficacemente ogni pixel di schermo e decidere ogni movimento con precisione millimetrica. Questo non vuol dire che visivamente sia brutto, anzi, la costruzione degli ambienti è ben fatta ed ogni stage riesce a mutare il mood con cui il giocatore affronta ogni sfida proposta. A questo proposito aiuta anche la colonna sonora, non particolarmente brillante ma brillantemente in tema con il resto della produzione. Clustertruck è un gioco sorprendente, qualcosa di diverso, qualcosa che decide di abbandonare i binari della narrativa, che va molto di moda di questi tempi, in favore di un titolo che vuole essere semplicemente questo, un gioco.
Piattaforme: PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X/S, PC
PRO:
- Adrenalina
- Colonna sonora
- Livelli vari e ottima curva d’apprendimento
CONTRO:
- Menu ed alcuni aspetti dell’interfaccia utente
- Livelli si vari ma non sempre all’altezza delle aspettative
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