Questo 2020 è stato un anno particolarmente redditizio per Activision che, grazie ai vari lockdown nazionali, ha generato con i suoi due prodotti di punta (il battle royale free to play Warzone e il nuovo capitolo della saga di Black Ops Cold War, usciti rispettivamente a marzo e novembre) introiti multimiliardari, scaturiti da una community che è riuscita a superare il picco dei duecento milioni di giocatori registrati.
Ciononostante i dirigenti della software house americana non sembrano avere intenzione di fermarsi, e durante l’ultimo report finanziario della società hanno annunciato l’intenzione di pubblicare il nuovo capitolo della serie di Call of Duty entro la fine del 2021. per quanto questo non stupisca la community, abituata da anni all’uscita annuale di un nuovo CoD, sorprende la voce circolante in rete e confermata da diversi insider vicini all’azienda che vuole che il prossimo gioco sarà sviluppato non dal team di Infinity Ward, responsabile della serie di Modern Warfare e Warzone, bensì da quello di Sledgehammer Games, che per Activision ha già sviluppato CoD:WWII e CoD:Advanced Warfare.
Il nuovo Call of Duty potrebbe quindi non essere il sequel dell’acclamato remake di Modern Warfare, ma un remake del precedente Advanced Warfare, possibilità che rientrerebbe in linea anche con l’attuale politica di Activision di reboot di vecchi franchising (basta guardare le serie di Modern Warfare e Black Ops). In attesa di nuove dichiarazioni per saperne di più non possiamo che attendere il lancio del gioco, previsto come da tradizione per la serie per l’autunno dell’anno prossimo.
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