IL 2020 è stato un anno positivo per la crescita dell’industria videoludica. La quarantena mondiale ha fatto spendere svariati soldi a noi videogiocatori al fine di poter passare allegramente questa prigionia. Denaro che, a quanto pare, non è andato nelle tasche di Epic.
L’immagine soprastante è il resoconto dello scorso anno pubblicato da Epic Store, paragonandolo al 2019. Il numero di videogiocatori presenti sulla piattaforma è aumentato vertiginosamente dai 108 milioni di due anni fa, fino addirittura a 160 milioni, senza contare i 50 milioni di utenti attivi solo nel mese di Dicembre. Ma utenza non è sinonimo di guadagno.
Nel corso del 2019 gli introiti si sono aggirati intorno a i 680 milioni, di questi circa 251 milioni provenivano da giochi di terze parti, ovvero tutto ciò che non è direttamente posseduto da Epic. L’anno scorso i soldi spesi dagli utenti sono stati all’incirca 700 milioni, di cui 265 milioni da terze parti. In tutto questo non sono stati considerati i coupon da 10\15 euro.
Analizzando questo dato ci rendiamo conto di quanto i nuovi utenti abbiamo speso una cifra, relativamente esigua. 52 milioni di utenti hanno speso circa 20 milioni (14 milioni in giochi di terze parti), facendo un calcolo rapido meno di 50 centesimi a testa. Con tutta probabilità attirati sul sito grazie alla campagna di giochi gratuiti, messa in piedi da Epic. Nel 2019 sono stati offerti 73 giochi per il valore di 1,455 dollari, riscattati più di 200 milioni di volte, mentre nel corso del 2020 sono stati proposti 30 giochi in più, superando il tetto delle centinaia (103 per l’esattezza), facendo risparmiare ai giocatori 2,407 dollari. Il dato incredibile riguarda il numero di riscatti, raggiungendo i 750 milioni, più del 200% rispetto all’anno precedente.
Non stiamo raccontando la caduta di un colosso dei videogame, anzi speriamo che questo nuovo competitor possa portare novità all’interno di questo settore.
[fonte VG247]
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