Dopo aver detto agli investitori che il “crunch” (Termine utilizzato per indicare periodi di straordinari ndr.) “non è poi così male“, il CEO della casa polacca si è rivolto ai dipendenti porgendo le proprie scuse per la terribile uscita.
Successivamente al rinvio di Cyberpunk 2077 lo sviluppatore ha tenuto una riunione di emergenza con gli investitori dello studio, per aggiornarli sullo stato dei lavori e sui piani futuri del team. Parte del meeting è stato utilizzato per chiarire che le versioni PC e next gen del gioco sono perfettamente funzionanti ed il ritardo è principalmente causato dallo sviluppo per Playstation 4 ed Xbox One.
A questo punto Adam Kicinski, CEO della compagnia, subito dopo aver annunciato che i dipendenti sottoposti a crunch obbligatorio saranno adeguatamente ricompensati ha aggiunto, sempre riguardo a questa pratica, che “non è poi così male, e non lo è mai stato“, aggiungendo poi che i media stanno ingigantendo la questione. Difatti a detta del leader dello studio non tutti i dipendenti sarebbero sottoposti a straordinari, principalmente tester, ingegneri e programmatori, e che più in generale il team sarebbe contento delle tre settimane aggiunte a seguito del rinvio, quindi non vede minacce per quanto riguarda il crunch.
Nei giorni successivi al meeting Kicinski ha inviato a tutti i suoi dipendenti una lettera di scuse all’interno della quale ammette di non aver pesato le parole durante l’incontro e che non c’è modo per difendere quanto da lui pronunciato, chiedendo poi perdono ai propri dipendenti e terminando dicendo di essere fiero del cuore e dell’anima che il team sta riversando all’interno della realizzazione di Cyberpunk.
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