Warzone è stato senz’altro uno dei principali titoli del 2020 -grazie anche alla sua uscita nel mese di Marzo 2020, periodo in cui sono iniziati i primi lockdown nazionali.
Forse proprio a causa dell’enorme affluenza di videogiocatori, quasi da subito sono iniziati a sorgere i primi problemi legati ai cheaters.
Su questo frangente, per fortuna dei giocatori “puliti”, gli sviluppatori si sono rilevati intransigenti. Numerosissimi sono infatti gli account bannati da gioco.
Dopo ulteriori 60000 ban la settimana scorsa, la casa di sviluppo Raven Software ha confermato che avverrà una nuova “ondata di ban”.
Another ban wave today across #Warzone. Stepping up anti-cheat efforts on all fronts. More to come. Let’s keep Warzone clean!
— Raven Software (@RavenSoftware) February 9, 2021
“Manteniamo Warzone pulito”. Questo il motto degli sviluppatori.
Activision si vede quindi sempre più costretta ad attuare misure drastiche in modo da rendere l’esperienza di gioco il più corretta e meritocratica possibile -chissà che EA Sports non possa prendere esempio, ndr-.
Tra le misure di controllo che verranno implementate a breve:
- miglioramento del software interno anti-cheat
- ulteriore tecnologia di rilevamento
- nuove risorse dedicate al controllo e al monitoraggio di account sospetti
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