Apple ha lanciato nel corso del 2022 il suo Self Service Repair, servizio già annunciato a maggio ma che è sparito salvo poi riapparire dal nulla. Avvalendosi di questo servizio potremo acquistare tutti i pezzi di ricambio ed attrezzi necessari da questo portale.
Il servizio copre gli iPhone dal 12 agli SE di terza generazione, i Macbook Air e Pro 2020, ed i Macbook Pro da 14 e 16 pollici del 2021.
Inoltre avremo accesso al manuale di riparazione ed ad un eventuale kit completo che contiene, appunto, tutti gli attrezzi di cui avremo bisogno (ma non dei componenti, attenzione!). Questo kit ha un valore complessivo di circa 1200 euro, ma viene affittato per una settimana al prezzo di 60 euro. Fin qui tutto bene, se non fosse che questi kit sono spediti in valigie da un peso che varia adi 16 ai 19 chili, in base al nostro prodotto.
Sicuramente un passo avanti rispetto alla “vecchia” politica di Apple sulle riparazione, ma questo servizio ha non poche falle. Innanzitutto, i manuali non sono molto precisi nelle istruzioni, e sembrano dare problemi anche ad esperti del settore. Gli attrezzi, come ad esempio i cacciaviti, sono estremamente sovrapprezzati in quanto montano una testina proprietaria.
Non è un servizio curato per il consumatore medio, che di fronte ai massicci kit di riparazione ed il già citato manuale per niente intuitivo si troverebbe scoraggiato e costretto a portare il dispositivo in assistenza, pagando somme comunque elevate.
Penso davvero che questo potrebbe essere un passo nella giusta direzione, ma Apple cerca comunque di tenere salda la presa sul mercato con componenti proprietarie e per di più collegate al numero di serie.
Voi cosa ne pensate?
Scrivetecelo sotto nei commenti, a presto!
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