Mesi fa, Epic Games ed Apple si erano lanciate in una funesta battaglia legale scatenata da Fortnite e dalla sua rimozione dello store della casa di Cupertino. Il publisher americano aveva quindi deciso di accusare il colosso tech di monopolio del mercato e pratiche commerciali sleali tramite iOS, piattaforma che a detta di Epic obbligherebbe gli sviluppatori a versare parte dei propri guadagni in una percentuale insensatamente alta.
Nell’evolversi della vicenda scopriamo oggi che la compagnia capitanata da Tim Cook ha richiesto a Valve anni di documentazione sulle vendite del proprio store. A quanto risulta dagli atti del processo, i due colossi americani si sarebbero incontrati più volte nel merito della vicenda, con la compagnia madre di Steam che si è rifiutata di soddisfare due particolari richieste. Queste erano volte a mostrare a processo che Epic Games ha tutto il mercato che vuole per vendere i propri giochi e che quindi le accuse di monopolio sono sostanzialmente insensate. La prima delle due riguardava anni di documentazione divisa anno per anno, con all’interno le vendite totali di giochi e di acquisti in app. La seconda era invece una lista di ogni singolo prodotto disponibile sulla piattaforma di Valve, con annesso data d’uscita e prezzo. La compagnia ha però deciso di non soddisfare queste richieste dando come motivazione l’enorme sforzo produttivo che sarebbe ottenere e ordinare una tale quantità di dati, per ottenere poi una documentazione che per la società risulta completamente inutile, dato che questa non opera nel mercato mobile.
La fine del processo è prevista per quest’anno e vedendo come si stanno evolvendo le cose il risultato è sempre più incerto.
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