In un periodo in cui si parla di metaversi e in cui cominciano a prendere piede VR dal prezzo commerciale, Sony decide di sganciare la bomba. Sono passati ormai 6 anni dall’uscita del PSVR ma questa volta la casa nipponica sembra aver voluto cambiare le carte in tavola, ma soprattutto sembra aver imparato dai suoi errori.
Il PSVR2 dovrebbe uscire nell’inverno 2022 anche se ancora non è stata confermata alcuna data e questa volta sembra reggere il confronto con i suoi competitor. In particolare sappiamo che monterà uno schermo OLED in 4K (2000×2040 per occhio) con una frequenza di aggiornamento di 90Hz fino ad un massimo di 120Hz. Saranno presenti lenti regolabili con un campo visivo di 110 gradi, la connettività sarà in Type-C e saranno presenti un microfono integrato, audio 3D e jack da 3.5mm per auricolari esterni.
La vera rivoluzione tuttavia risiede in altre caratteristiche, come il tracking che non avviene più con una telecamera esterna ma con un set di telecamere installate sul visore (riducendo l’effetto screen door), inoltre Sony conferma che avremo solo un cavo, con cui poi saremo collegati alla console. Come se non bastasse è stato confermato anche il tracking degli occhi, in modo da poter dettagliare di più l’area che si sta guardando, abbassando la qualità del resto.
Infine non possiamo tralasciare i controller, finalmente dedicati (grazie Sony per aver abbandonato i moves), con giroscopio, trigger adattivo, rilevamento del tocco capacitivo e ricaricabili in Type-C.
Che dire, in un periodo florido come questo Sony non poteva restare indietro, d’altro canto però c’è da dire che il VR presentato si adegua sicuramente ai vecchi standard e in parte ai nuovi, non sappiamo tuttavia se si adeguerà agli standard futuri. In qualsiasi caso brava Sony, questa volta ci hai preso in pieno e questa è la dimostrazione che sbagliando si impara o almeno lo si fa la maggior parte delle volte.
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