Manca ormai poco più di un mese all’uscita di God of War Ragnarok su console PlayStation e noi non vediamo l’ora di tornare (per l’ultima volta?) ad impersonare il grande Kratos. La saga di God of War è una delle più iconiche dell’ultimo ventennio videoludico, vero e proprio fiore all’occhiello delle produzioni targate PlayStation Studios.
Dal 2005, anno di debutto del primo storico capitolo, la serie sviluppata da Santa Monica Studios ci ha regalato momenti indimenticabili, che oggi vogliamo celebrare andando a ripercorrere alcune delle migliori boss fight dell’intera saga. Battaglie senza esclusione di colpi, epici scontri a dir poco “titanici”.. God of War ha saputo regalarci alcune dei combattimenti più memorabili dell’intera storia del videogioco e riviverle insieme ci sembra un ottimo modo per ingannare l’attesa che ci separa dal debutto di Ragnarok.
n.b. Questa “top” include quelle che, secondo il nostro parere, sono le miglior boss fight di ogni capitolo di God of War. Ovviamente saranno presenti spoiler non indifferenti.
God of War (2005) – Ares, il fu Dio della Guerra
Ares è la nemesi di Kratos nel primo God of War, colui che con le sue azioni ha innescato tutta una serie di reazioni che hanno portato un’infinita scia di morte e distruzione capace di investire in toto l’intero pantheon ellenico. Il fu Dio della Guerra ha fondamentalmente reso Kratos l’uccisore di dei che abbiamo imparato ad amare in quasi vent’anni di storia videoludica. Ares era un dio temuto e rispettato, tanto che persino un generale integerrimo come Kratos, rischiando di morire in battaglia, invocò il suo intervento divino, in cambio della propria anima.
Dopo esser stato tradito da Ares, Kratos gli dichiara guerra e, accecato dall’ira, giungerà allo scontro contro il suo acerrimo nemico. In seguito ad uno scontro letteralmente “titanico”, il nostro ha la meglio, deponendo il tiranno dal suo trono ed ergendosi a nuovo Dio della Guerra.
God of War 2 (2007) – Le Sorelle del Destino
Le Sorelle del Destino sono le antagoniste sulle quali ruota l’epopea di Kratos nel secondo capitolo della saga. Dopo un viaggio irto di pericoli lo spartano raggiunge le Sorelle, chiedendo così loro la possibilità di tornare indietro nel tempo. Il loro sprezzante rifiuto dà il via ad uno scontro estenuante che porterà il nostro spartano ad affrontare tre boss di fila in un vortice di spettacolare azione.
Una volta sconfitte, si aprono le porte per l’epico confronto con Zeus..
God of War: Chains of Olympus (2008) – Il Basilisco
God of War: Chains of Olympus, oltre ad essere il primo capitolo della saga ad approdare su PSP, fu anche il primo prequel della serie, raccontando alcuni retroscena antecedenti all’originale God of War del 2005. Chains of Olympus mantiene alti gli standard della saga proponendo una trama appassionante e delle boss fight spettacolari. Quella a colpire maggiormente, però, è certamente la battaglia che vede Kratos affrontare l’orribile Basilisco. Il lavoro svolto per ricreare questa boss fight ha dell’incredibile e non esitiamo a dire che prima di allora non si era visto nulla di neanche lontanamente simile su una console portatile.
God of War 3 (2010) – Zeus, il padre degli dei
Partiamo dal presupposto che se avessimo dovuto proporvi una classifica generale delle migliori boss fights della serie, un buon 70% degli scontri sarebbero stati inevitabilmente scelti da God of War 3. Il terzo capitolo della saga è un’orgia di battaglie epiche, un vero e proprio tripudio di violenza e spettacolarità. Forse lo scontro con Zeus non è il migliore sotto il profilo tecnico ma è decisamente troppo memorabile e significativo, impossibile dunque scartarlo.
Questo scontro è semplicemente magnifico, reso ancora più maestoso dall’iconica colonna sonora che fa da sfondo alla battaglia. Una battaglia attesa per anni dai fan della serie e che non delude minimamente le aspettative, immergendoci in uno scontro diviso in tre sezioni: la prima simile ad un picchiaduro 2D, la seconda più classica ambientata nell’evocativa cima del Monte Olimpo e la terza combattuta all’interno della stessa Gaia, con Kratos che riesce a terminare lo scontro sconfiggendo sia suo padre e sia il titano.
God of War: Ghost of Sparta (2010) – Thanatos, il Dio della Morte
Secondo capitolo realizzato per PlayStation Portable ed ambientato a cavallo tra il primo ed il secondo gioco, God of War: Ghost of Sparta racconta di Kratos che si lancia alla ricerca del fratello Deimos, imprigionato dal Dio della Morte Thanatos.
Dopo essersi riconciliato con Deimos, i due fratelli spartani raggiungono Thanatos e lo sfidano insieme. Il giocatore si lancia così in un’insolita battaglia in cui può controllare entrambi i personaggi. Lo scontro, manco a dirlo, è estremamente spettacolare e vede il Dio della Morte mutare in una forma gigantesca, mettendo gli Spartani contro una forza incredibilmente potente che riempie l’intero schermo della piccola PSP. Kratos ha comunque la meglio ma il finale è tutt’altro che lieto, visto che anche Deimos perde la vita in seguito allo scontro. Triste.. ma fottutamente epico.
God of War: Acension (2013) – Megera e Briareo il Centimane
God of War: Ascension è universalmente considerato come il peggior capitolo della serie. Tuttavia è innegabile che la sequenza introduttiva del gioco, che vede Kratos affrontare la furia Megera ed il titano centimane, sia a dir poco orgasmica. Una battaglia epica e spettacolare capace di spingere al limite le potenzialità di PS3. Ascension può non piacere ma quella boss fight è indimenticabile.
God of War (2018) – Lo straniero (Baldur)
Nell’ultimo God of War affrontiamo più volte Baldur ma è il primo incontro con lo “straniero” ad averci colpito maggiormente. La boss fight avviene nelle prima fasi di gioco, irrompendo di forza e coinvolgendoci in un’aspettata ma dannatamente spettacolare battaglia. Kratos e Baldur sono due incredibili potenze e vederli scontrare è esaltante. Inoltre, non si combatte il classico essere dalle dimensioni gargantuesche, bensì contro un “semplice umano” (anche alquanto esile), che però si dimostra in grado di reggere il confronto con Kratos, arrivando persino a sottometterlo.
Una lotta epica e misteriosa che ci farà aggrovigliare in una marea di teorie sull’identità del pericoloso personaggio, dando vita ad un’introduzione semplicemente monumentale.
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