Come è ormai tristemente noto, in Afghanistan i Talebani hanno preso il potere con la forza, determinando una serie di norme che, in alcuni casi, rappresentano una vera e propria violazione dei diritti umani. Nelle ultime ore però, l’attenzione di coloro che governano lo Stato si è spostata su un tema finora escluso: i videogiochi.
Secondo i report infatti, i Talebani stanno eseguendo un vero repulisti dei titoli che, secondo le loro valutazioni, inneggiano alla violenza. Nonostante la triste ironia dietro questa scelta, pare che uno degli imputati sia la versione mobile di PlayerUnknown’s Battlegrounds, meglio conosciuto come PUBG. Il famoso battle royale, sarà infatti bandito dall’Afghanistan entro tre mesi in tutte le sue forme di divulgazione, quindi social compresi.
In aggiunta al titolo di Krafton, la scure del ban colpirà anche TikTok, additato dai Talebani come un’applicazione che fa perdere troppo tempo ai giovani, mettendoli addirittura sulla cattiva strada, al pari di PUBG.
Questo provvedimento non è comunque nuovo per il Paese, sono infatti oltre 20 milioni i siti già oscurati dal governo afghano, pronto a censurare qualsiasi contenuto non rispecchi i valori da loro determinati.
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