L’industria dei videogiochi è probabilmente una delle meglio attrezzate per gestire i sempre più rapidi cambiamenti in ambito tecnologico. Entro la fine dell’anno, il mercato raggiungerà i 180,1 miliardi di dollari, trainato dai giochi per console e smartphone. Nel nostro Paese la crescita del mobile gaming procede a ritmo spedito, avendo generato solo in quest’annata oltre 1,7 miliardi di dollari, con un incremento del 10,6 percento rispetto allo scorso anno.
Secondo autorevoli stime, il segmento mobile continuerà a produrre più ricavi rispetto a qualsiasi altra piattaforma, grazie anche – e soprattutto – al miglioramento delle caratteristiche hardware dei telefoni cellulari e servizi come Geforce Now. Dunque, ora la domanda sorge spontanea: qual è il futuro dell’industria videoludica? Secondo il dott. Jethro Shell, docente presso la De Montfort University, e il dott. Edward Powley, professore associato presso la Falmouth University Games Academy, la realtà mista indurrà notevoli cambiamenti; in futuro i titoli combineranno le tecnologie della realtà virtuale e aumentata, che assieme all’intelligenza artificiale, renderà l’esperienza di gioco sempre più realistica.
Sempre più realtà e meno immaginazione
Il dottor Powley osserva che non tutti possono fruire della realtà virtuale, poiché ancora piuttosto costosa e “vincolata” a un hardware che impedisce alle persone di sentirsi davvero libere. Sebbene questa tecnologia possa sembrare estremamente futuristica, le sue origini risalgono agli anni ’50, con Sensorama. Questa era una macchina dotata di una poltrona che riproduceva film in 3D, emanava profumi inerenti al contenuto in riproduzione e generava vibrazioni; questo insieme rendeva l’esperienza visiva molto più coinvolgente e vivida. I successivi sviluppi hardware e software hanno portato con loro molte novità, fino a giungere oggi al cosiddetto metaverso come leggiamo su https://www.agendadigitale.eu/: una “convergenza di realtà fisica, aumentata e virtuale in uno spazio online condiviso”.
Fonte: Unsplash.com
Il metaverso è decisamente una novità che ha il sapore di fantascienza. Ad esempio, tramite il proprio avatar digitale sarà possibile fare shopping indossando quei pantaloni che tanto ci piacciono. E ancora, si potrà tifare la propria squadra del cuore come il Milan supportandola, e vivendo in prima persona le sue partite allo stadio e magari assistere alla premiazione per la vittoria del campionato
Facebook, Inc. è la prima azienda a credere nel metaverso ed ha presentato Meta; da qui il cambio di nome come leggiamo su https://www.ilmessaggero.it/della società, che ricordiamo controlla Instagram, Facebook e Whatsapp. Il nuovo spazio sociale sarà un “mondo di comunità virtuali infinite e interconnesse“, all’interno del quale le persone tramite il proprio avatar potranno incontrarsi per scambiare quattro chiacchiere, lavorare insieme, giocare. Meta sfrutterà un insieme di tecnologie innovative, come connessione internet ultra veloce, cuffie per realtà virtuale e occhiali AR. Zuckerberg si dice sicuro di aver creato il futuro: “Meta sarà la prossima evoluzione della connessione sociale”.
Nicola Mendelsohn, VP of Global Business di Meta, ha parlato delle potenzialità del Metaverso in un’intervista al Bloomberg Technology Summit:
“Oggi devi davvero andare al negozio, devi vedere [i vestiti]. Immagina un evento [online] in cui potresti effettivamente provare quegli abiti diversi, anche se virtualmente.”. Questa è una delle tante potenzialità di Meta, che renderà la vita molto più semplice. Forse.
Siamo davvero pronti a tutto questo?
Circa 10 anni fa il l’industria videoludica era inesistente; senza i social network e una adeguata campagna marketing a spingere i titoli, solo in pochi hanno avuto il coraggio di sognare in grande, investendo in un settore davvero di nicchia. Ad oggi, i videogames hanno già superato molte altre forme di intrattenimento come la TV tradizionale e la lettura, e con il progredire della tecnologia la realtà virtuale innalzerà ulteriormente il livello, portandolo a un qualcosa che somiglia in tutto e per tutto ad un film di fantascienza.
Il futuro dell’industria dei giochi, e in generale di un intero settore informatico, ci suggeriscono che la tendenza è quella di una sempre maggiore connessione. Non esisterà più una piattaforma con la quale interagire, perché la realtà sarà il gioco stesso. Auspichiamo dunque che questa tecnologia sia accessibile a tutti, in modo tale da non avere l’effetto contrario, ovvero una maggiore divisione tra le persone.
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