E’ prassi degli ultimi anni overhypare un titolo, soprattutto gli AAA. Ci vengono mostrati trailer incredibili con meccaniche di gioco futuristiche e alla release sembra di aver tra le mani un accesso anticipato, il primo esempio che viene alla mente molto spesso è Anthem. Gioco rilasciato da EA in questo periodo nel 2019, sviluppato da Bioware (creatori della saga di Mass Effect).
Dopo aver letto e visto recensioni non sono mai stato attirato da questo titolo, anche per il prezzo esageratamente alto, finché durante il periodo natalizio sono riuscito a mettere mano su una copia usata per 4 euro, dopo due anni vale questo prezzo o sono stati soldi buttati?
Rispondiamo subito a questa domanda dicendo assolutamente si, per i contenuti di questo titolo acquistarlo per questo prezzo è assolutamente regalato, ma entriamo più nel merito di questo gioco.
Impersoneremo il ruolo di lancieri che attraverso gli strali, armature con una tecnologia militare avanzatissima, mantengono gli equilibri in un mondo post-apocalittico dove la natura ha preso il sopravvento sulle costruzioni degli umani. Faremo parte degli specialisti, una branca dei lancieri, il nostro compito è esplorare al di fuori delle mura di Fort Tarsis e proteggere i viaggiatori attraverso queste terre selvagge piene di pericoli, come animali mostruosi e bande di fuorilegge. Il primo strale che ci viene fornito è il Guardiano, il più bilanciato tra difesa e attacco, dopo il tutorial potremo scegliere anche i restanti tre: il Colosso, in grado di sopportare ingenti quantità di danni anche grazie allo scudo portatile in dotazione; la Tempesta, all’interno del party ricoprirebbe il ruolo di mago e in grado di fluttuare; l’Intercettore, molto rapido e veloce è specializzato in combattimenti ravvicinati, anche se molto fragile. Ogni Strale ha delle abilità peculiari, ad esempio il Colosso ha un lanciamissili sul polso e il Guardiano dispone di granate, inoltre tutti e 4 dispongono di una “ultimate” in grado di cambiare le sorti di un combattimento.
I Creatori sono delle divinità che hanno dato forma al mondo attraverso l’Inno della Creazione, ma in casi particolari può creare il Cuore della Furia, un portale multi-dimensionale che porta nel nostro universo creature demoniache. Il nostro compito sarà arrestare questo fenomeno, il quale è successo per la prima volta durante il tutorial (ambientato due anni prima rispetto alla time-line del gioco) causando il disonoramento degli Specialisti, non essendo stati in grado di fermarlo.
Gameplay
Anthem è uno sparatutto in terza persona con meccaniche da gioco di ruolo online. Il giocatore sarà impegnato nell’uccidere orde di nemici e boss con la speranza di droppare pezzi di equipaggiamento classificati in base alla rarità, dal comune bianco al leggendario oro. Avremo a disposizione missioni di trama e secondarie, in modo da fare andare avanti le quest-line dei vari NPC; la modalità gioco libero dove potremo esplorare liberamente la mappa e gettarci in vari eventi globali, come ad esempio le corse con gli strali; le roccaforti sono un tipo di missione molto simile ai raid degli MMO, e infinte la modalità missioni leggendarie, missioni di trama con difficoltà aumentata.
Esplorazione
Anthem ha molti punti in comune con Destiny, l’esplorazione è uno di questi. Per poter scoprire il mondo di gioco servirà accedere alla modalità gioco libero. La mappa è mediamente grande e sviluppata verticalmente, esplorabile grazie alla meccanica del volo, degno di nota per la semplicità di utilizzo e funzionalità. I biomi rispecchiano il tema del gioco, un mondo post apocalittico immerso nella natura, ma con poche varianti e anche dopo diverse ore di gioco capiterà di non riconoscere luoghi dove si è stati in passato. Tralasciando i numerosi bug grafici (tra cui mancati caricamenti delle texture) il titolo riesce a creare l’atmosfera di uomo contro natura che viene ricercato, persino l’ambientazione è all’altezza del compito.
Combattimenti
Avendo a che fare con molti nemici lo shooting è fondamentale e e non delude le aspettative. Tra armi della stessa classe si sente la differenza nell’handling e nella precisione. Grazie alle numerose abilità in dotazione agli strali i combattimenti saranno caratterizzati da una moltitudine di esplosioni utili a polverizzare ondate di nemici, soprattutto grazie alle ultimate delle singole armature, come i migliori film hollywoodiani rendendo il gioco molto dinamico e avvincente. Il volo è inserito al meglio all’interno dei combattimenti e consente ai lancieri di fluttuare in aria per schivare gli attacchi nemici, rendendo tridimensionale il campo di battaglia.
La meccaniche delle combo è utile a massimizzare i danni verso i nemici. Applicando un dot (damage over time ndr) a un nemico, come ad esempio lo shock, e poi colpirlo con un esplosione causerà un enorme quantità di danni chiamato proprio combo, molto utile contro i boss delle roccaforti.
Apparentemente avremo una gran varietà di nemici, ma si tratta degli stessi con una skin differente. La maggior parte avranno a disposizione un’arma automatica, più o meno potente, e ogni tanto combatteremo nemici volanti. Gli avversari bestiali avranno più fascino grazie a un character design più curato, ma legati a un movset di uno, massimo due, attacchi. I boss hanno la stessa maledizione, un bel design ma non siamo di fronte a una sfida realmente impegnativa, salvo in pochi casi.
La nota dolente è il bilanciamento. Al mio primo accesso mi sono stati donati 40k crediti di gioco, e per acquistare un arma leggendaria casuale, o un pezzo di equipaggiamento, ne bastano meno di 2000, andando a distruggere totalmente il già precario equilibrio di gioco. Parliamo di EA e infatti questi crediti possono essere acquistati con soldi veri, rendendo pay to win un gioco che solitamente costa più 30 euro.
Equipaggiamento
La mia predilezione per i tank nei videogiochi hanno portato alla scelta del colosso per questo playtrough, avendo giocato esclusivamente questa classe farò riferimento ad essa. Gli strali hanno svariati tipi di abilità, una melee, una pesante, una leggera, una di supporto e una ultimate. Tranne la ultimate, tutte le altre abilità sono droppabili durante le missioni, il lato positivo è il costante aggiornamento delle abilità e l’infinità di combinazione tra esse, il negativo è un grinding superfluo superabile grazie a un ipotetico albero delle abilità. Con il colosso è possibile rimanere per svariato tempo in mezzo alla ressa del combattimento grazie allo scudo e alle abilità di supporto, rendendolo il titolo facile, ma quando si tratta di bossfight si fatica per via della lentezza dello strale.
La personalizzazione delle armatura è maniacale, è presente la possibilità di scegliere il materiale e il colore delle singole parti, persino aggiungere delle decalcomanie particolari acquistabili con crediti.
Storia
Parliamo di un MMORPG, la narrativa ci prova molto di più di quanto dovrebbe. La missione principale tratta di fermare il Cuore della Furia attraverso una serie di vicissitudini, nulla di più. I personaggi totalmente dimenticabili e rilegati ad essere delle sagome senza avere una propria identità. Ulteriore postilla negativa, a un certo punto della trama saremo costretti a completare delle sfide buggate (a volte non segnerà l’avanzamento delle stesse) e ad esplorare, rompendo il ritmo della storia, già altalenante per conto suo. Le missioni secondarie sostanzialmente sono sempre le stesse, raggiungi il punto, stermina i nemici, raccogli l’oggetto, ripeti. Ogni tanto capita di sbloccare dialoghi con gli NPC di Fort Tarsis andando ad aggiungere dettagli alla lore di Anthem, rintracciabile sotto forma di collezionabile nel mondo di gioco.
N0te negative
Oltre quelle già citate parliamo dell’instabilità dei server. Una o due volte a settimana può succedere che dopo mezz’ora di gioco veniate espulsi dalla partita per mancanza di connessione, a prescindere dalla vostra linea.
Conclusioni
Un titolo cui il focus è il grinding dei materiali è papabile per hardcore gaming, ma l’assenza di statistiche è un tentativo di renderlo fruibile anche a giocatori casuali, insoddisfatti dalla ripetitività delle missioni, creando un titolo mediocre. L’anima pay to win infusa da EA è tangibile e può rovinare l’esperienza di un titolo non propriamente impegnativo di suo. Il gameplay è solido, lo shooting è divertente e anche svolazzare in giro per la mappa ha un suo scopo intrattenente. Sfidare le roccaforti porta il giocatore ad utilizzare tutte le carte che ha in mano, puntando a fare gioco di squadra con i suoi compagni.
Un videogioco fruibile con uno o più amici mentre si chiacchera dopo una dura giornata di lavoro e studio, non varrà 60 euro, ma al di sotto di 20 può essere una buona scelta per le vostre serate videoludiche.
Pro
- Gameplay dinamico e variabile
- Quantità di armi e equipaggiamento
- Grande personalizzazione degli strali
Contro
- Ripetitività delle missioni
- Pay to win
- Instabilità dei server
- Bilanciamento dell’equipaggiamento
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