Il tema dell’odio e della discriminazione, ora come sempre, è caldo e di attualità, purtroppo.
Xbox, PlayStation e Nintendo si sono coalizzate tra loro contro questo problema che infesta le piattaforme videoludiche, di fatto specchio della società.
Announcing a shared commitment to safer gaming with Nintendo and PlayStation. Learn more: https://t.co/qM6PBsFZT0
— Xbox Wire (@XboxWire) December 14, 2020
Ognuna delle tre compagnie ha pubblicato sui propri profili social uno statement titolato “Our Shared Commitment to Safer Gaming”. Il titolo stesso ben spiega qual’è l’obiettivo finale: rendere il gaming -e quindi l’esperienza videoludica in sé- più sicura, svuotata dall’odio che ad oggi la permea e che, come detto anche dalle tre compagnie, non può e non deve trovarvi spazio.
A parole, bellissimo messaggio e bellissime intenzioni. Questa iniziativa però non si limita a mandare un messaggio di condanna all’odio, ma pone delle linee guida atte a migliorare, insieme con la community, l’approccio che ogni videogiocatore ha con gli altri.
Alcune delle iniziative introdotte sottolineano una maggiore educazione al videogioco, rivolta sia ai ragazzi e bambini che lo utilizzano sia soprattutto ai genitori -o chi per essi- responsabili dei minore, che troppo spesso vedono il videogioco in maniera negativa, lasciandolo però in mano ai figli senza dare loro le istruzioni e l’educazione per utilizzarlo in maniera corretta.
Un’altro punto sottolinea invece la necessità di rafforzare i rapporti tra le compagnie produttrici e le agenzie governative e legali, al fine di raggiungere una “law enforcement” più forte, in grado di tutelare al meglio chi subisce abusi tramite videogiochi.
Last but not least Xbox, PlayStation e Nintendo hanno promesso che introdurranno nuovi sistemi per segnalare abusi e minacce, oltre a rafforzare quelli già presenti.
Una presa di posizione forte ma ora più che mai necessaria ed esemplificativa della necessità di eliminare la cultura dell’odio, che da anni ormai vive anche nella community del gaming.
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